Ambiente multimediale del Liceo Classico "Annibale Mariotti" per la presentazione dei lavori di fisica svolti dalla classe 2 G.
martedì 20 dicembre 2016
lunedì 19 dicembre 2016
https://youtu.be/gZqjcfRCKv8
Questo è il link del progetto del gruppo Barcaccia D'Alessandro Maestrini Pedini Scarponi. Buona visione!
Questo è il link del progetto del gruppo Barcaccia D'Alessandro Maestrini Pedini Scarponi. Buona visione!
I G Razzo Moretti Angelini Braccalenti Tozzuolo Dominici Regni
Beh la strada del nostro progetto è senza dubbio stata molto tortuosa... Inizialmente optammo per un razzo a scoppio con petardi: raudo dentro la bottiglia>BOOM>la bottiglia schizza in avanti...
Quasi dimenticavo, arrivò pure la polizia a causa degli innumerevoli petardi fatti esplodere
I risultati però non ci aggradavano e perciò abbiamo optato per qualcosa di molto più complesso ma non fu molto semplice... eravamo di fronte a continui fallimenti e bottiglie distrutte.Non doveva essere bello, doveva essere FUNZIONALE
Alla fine però con perseveranza e determinazione siamo giunti alla fase finale, l'ultima evoluzione del nostro razzo. Purtroppo la qualità video della partenza del razzo è molto bassa perché, come forse avrete intuito, abbiamo provato a lanciare questi razzi tutto il giorno e naturalmente si è fatto buio.
Il materiale da utilizzare è molto semplice ed economico: una bottiglia, vinavil, scotch(facoltativo), palloncini, forbici, compressore, tanta pazienza e voglia di riuscire.
Ma la vera domanda è: come funziona? Il sistema è in realtà
molto semplice: con il compressore andiamo a gonfiare il palloncino all’interno
della bottiglia, quindi l’aria dentro essa si comprime essendo
schiacciata dalla massa del palloncino(il vinavil o qualunque cosa anche il
cemento sul tappo della bottiglia servono ad evitare fastidiose fuoriuscite di
aria dal palloncino durante il gonfiaggio); lo scopo è quindi: aumentare con il
compressore la pressione del palloncino che non scoppierà fino a quando la
propria pressione non sarà superiore alla pressione dell’aria della bottiglia.
Raggiunto questo requisito il palloncino dovrebbe esplodere e di conseguenza una grandissima pressione si
rilascerà tutta insieme andando a sfondare il tappo della bottiglia(ci è
capitato anche che scoppiasse il fondo o l’intera bottiglia XD) e dovrebbe
quindi partire come un missile.
Consigli: lo scotch serve per evitare che la bottiglia
esploda con facilità; Prima di usare il palloncino consiglio di elasticizzarlo
gonfiandolo e sgonfiandolo un paio di volte, serve per evitare che scoppi per
rigidità e non per decompressione; E’
importante per la buona riuscita del razzo che il palloncino scoppi, se infatti
così non dovesse essere il rilascio di aria sarà debole ma graduale e il
palloncino farà non più di 5 o 6 metri in altezza( potreste anche vederlo
fluttuare per qualche secondo); Consiglio di cambiare bottiglia dopo alcuni
tentativi, soprattutto se non si usa lo scotch, in quanto essendo sottoposte a
enormi pressioni le loro pareti si assottigliano e aumenta la possibilità che
esploda la bottiglia non il palloncino e in quel caso l’unica cosa che partirà
sarà una delle vostre dita.
Innanzi tutto ci scusiamo per la scarsa visibilità della
parte finale del video ma non è stato possibile fare di meglio anche se credo
che si intuisca cosa succede dato che la bottiglia c’è, non c’è… Grazie a tutti
per l’ attenzione
Angelini Carlo Alberto, Braccalenti Sofia, Dominici
Federica, Moretti Alberto, Regni Riccardo, Tozzuolo Cecilia
domenica 18 dicembre 2016
Relazione di fisica del gruppo Barcaccia, D'Alessandro, Maestrini, Pedini, Scarponi
Realizzazione di un razzo
FINALITÀ ESPERIMENTO: realizzazione di un razzo semplice
STRUMENTI UTILIZZATI:
• Idropulitrice;
• Bottiglia di forma aerodinamica riempita con una piccola quantità di acqua per dare maggiore;
stabilità al sistema in partenza;
• Scatola fungente da rampa di lancio.
PROCEDIMENTO:
• Abbiamo posto l'idropulitrice sotto la scatola, dotata di un foro per far passare il getto
dell'acqua; sopra il buco abbiamo messo la bottiglia, riempita leggermente di acqua per fornire
maggiore stabilità al sistema in partenza; abbiamo azionato il getto dell'idropulitrice che ha
spinto in aria la bottiglia che, avendo la base piatta, era colpita dal getto in egual modo su
tutti i punti, per fornire ad essa un moto rettilineo verso l'alto. L'esperimento è riuscito.
DATI RACCOLTI:
• Massa della bottiglia (con l'acqua dentro) = 0,056 Kg;
• Pressione del getto dell'idropulitrice (dato fornito dalla confezione)= 160 atm.
ELABORAZIONE DATI:
Calcoliamo innanzitutto la Forza Peso della Bottiglia= 0,056 Kg x 9,8 N/Kg= 0,5488 N. La
pressione dell'idropulitrice è maggiore della forza peso della bottiglia.
CONCLUSIONE:
Poiché la pressione dell'idropulitrice, che è 160 atm, supera la forza peso della bottiglia, la
forza di attrazione della terra viene vinta e il razzo si alza in volo.
TENTATIVI ESPERIMENTO
- Primo tentativo. Abbiamo posto l'idropulitrice sotto la scatola e abbiamo fatto un buco sotto la bottiglia, pensando che in questo modo il getto avrebbe colpito direttamente il tappo facendo salire in aria la bottiglia. Provando ci siamo invece resi conto che, poiché il getto d'acqua non era perfettamente perpendicolare al terreno, colpiva l'interno della bottiglia in più punti e la faceva roteare su se stessa, non sollevare da terra. Abbiamo quindi dedotto che questo non fosse il modo corretto.
- Secondo tentativo: Non abbiamo bucato il fondo della bottiglia, ma l'abbiamo leggermente riempita d'acqua. Il secondo tentativo è andato a buon fine poiché, essendo il fondo della bottiglia piatto, il getto colpiva in egual modo tutti i punti, ottenendo così un moto rettilineo verso l'alto.
Ludovica Barcaccia, Vittoria D'Alessandro, Maria Maestrini, Lorenzo Pedini, Antonio Scarponi I G
relazione di fisica RAZZO gruppo Augusto, Caporaletti, Grasselli, Paoletti, Santi
IL RAZZO
La bottiglia di
spumante rappresenta una camera in cui il gas presente esercita sulle pareti
una pressione. In particolare tale pressione si esercita anche a livello del
tappo che ha un diametro di circa 2 cm ( P = F/S) .Il tappo non si muove fino a
che non si toglie la gabbia di filo di ferro che lo tiene bloccato.
Tale situazione
ricorda i razzi sulla rampa di lancio che prima della partenza sono tenuti
fermi da apposite strutture.
Quando togliamo il
fermo il tappo della nostra bottiglia di spumante, sotto la spinta esercitata
dal gas, parte compiendo una traiettoria parabolica. Cercando di far avvenire
il lancio con un angolo di 45 °C rispetto al piano terreno il tappo ricade a
terra ad una distanza di circa 9 m dal punto di lancio arrivando ad un altezza
massima di circa 2 m. Il viaggio del nostro razzo è condizionato dalla forza
propulsiva del gas al momento della partenza che lo spinge lungo la direzione
di partenza e la forza peso ( 10 g) che lo spinge verso il basso.
MATERIALI:
-
bottiglia
di spumante;
-
scatola
per scarpe;
-
fogli e colori.
PROCEDIMENTO:
Dopo esserci
procurati lo spumante, ci siamo dedicati alla decorazione della bottiglia e
della scatola per scarpe tramite i fogli e i colori. Abbiamo realizzato il
disegno di un razzo, che successivamente abbiamo incollato sul tappo della
bottiglia, e di alcuni fulmini che sono serviti per la decorazione della
scatola per scarpe. In modo tale da creare un razzo (tappo) e la sua rampa di
lancio (scatola per scarpe).
Una volta terminata
la decorazione del razzo, ci siamo recati in uno spazio aperto per poter effettuare
il “lancio del razzo”. Infine, dopo aver concluso l’esperimento, abbiamo
calcolato la lunghezza del lancio.
Augusto Ottaviano
Caporaletti
Luca
Grasselli Federica
Paoletti Bianca
Santi
Virginia
COME COSTRUIRE UN RAZZO?
Prendere un foglio F2 e tagliarlo a metà: struttura principale.
Dalla lunghezza pari all'altezza di un tubetto di colla e dal diametro del tubetto, rinforziamo la struttura principale con dello scotch sulle pareti.
Tagliare la parte della carta che sporge per diminuire il peso
Prendere del gesso e
.. con l'acqua creare un tappo da inserire nella parte superiore del razzo (come in figura sottostante) e aspettare che si asciughi.
Nel frattempo creare le alette che andranno disposte nella parte anteriore del razzo. La loro funzione è sia quella di sostenimento, ma anche direzionale dal momento che conferiscono maggiore dinamicità al razzo.
Eccone una.
Dopo averne create tre, le alette devono essere incollate (ad esempio con la colla Vinavil) nella parte anteriore; poichè la loro distanza deve essere uguale, la circonferenza deve essere divisa in tre parti uguali sulle quali devono essere messe le alette.
Ecco il modello del razzo. È tutto pronto, ma manca ciò che lo farà partire. Quindi, dopo aver comprato del nitrato di potassio (è un concime quindi facilmente acquistabile) e averlo mischiato con dello zucchero da cucina, lo insieriamo all'interno del razzo. Attenzione! Bisogna rispettare delle percentuali, infatti il nitrato costituisce il 65%, mentre lo zucchero il 35 % della sostanza finale. È una combinazione molto potente, se innescata da una miccia.
Inserita la miccia verde, fatta in casa naturalmente sempre con potassio e zucchero (stesse percentuali)...
.. siamo pronti per verificare se il nostro razzo parte o meno.
Vediamo che il razzo non ha superato i due metri d'altezza. Perché? Nel momento in cui è partito, il tappo di gesso è uscito, facendo disperdere il materiale combustibile. È venuta meno la sua funzione di "motore" del razzo. Quindi riproviamo cercando di fissare il tappo con degli aghi, sfruttando da il terzo principio della dinamica: forza di azione e reazione.
BETTOLINI DAVIDE, DEAN FRANCESCO, MASTROLIA CAMILLA, PERRETTI BENEDETTA, SFODERA GIORGIA
Dalla lunghezza pari all'altezza di un tubetto di colla e dal diametro del tubetto, rinforziamo la struttura principale con dello scotch sulle pareti.
Tagliare la parte della carta che sporge per diminuire il peso
Prendere del gesso e
.. con l'acqua creare un tappo da inserire nella parte superiore del razzo (come in figura sottostante) e aspettare che si asciughi.
Nel frattempo creare le alette che andranno disposte nella parte anteriore del razzo. La loro funzione è sia quella di sostenimento, ma anche direzionale dal momento che conferiscono maggiore dinamicità al razzo.
Eccone una.
Dopo averne create tre, le alette devono essere incollate (ad esempio con la colla Vinavil) nella parte anteriore; poichè la loro distanza deve essere uguale, la circonferenza deve essere divisa in tre parti uguali sulle quali devono essere messe le alette.
Ecco il modello del razzo. È tutto pronto, ma manca ciò che lo farà partire. Quindi, dopo aver comprato del nitrato di potassio (è un concime quindi facilmente acquistabile) e averlo mischiato con dello zucchero da cucina, lo insieriamo all'interno del razzo. Attenzione! Bisogna rispettare delle percentuali, infatti il nitrato costituisce il 65%, mentre lo zucchero il 35 % della sostanza finale. È una combinazione molto potente, se innescata da una miccia.
Inserita la miccia verde, fatta in casa naturalmente sempre con potassio e zucchero (stesse percentuali)...
BETTOLINI DAVIDE, DEAN FRANCESCO, MASTROLIA CAMILLA, PERRETTI BENEDETTA, SFODERA GIORGIA
giovedì 8 dicembre 2016
PROGETTO DI FISICA: IL RAZZO
Gruppo: Arcese, Campana, Giunta, Negri, Rossi
Gruppo: Arcese, Campana, Giunta, Negri, Rossi
Per realizzare questo razzo abbiamo utilizzato un progetto preesistente trovato in rete. Questo razzo è costruito interamente con materiali riciclati o naturali (bottiglie riciclate, acqua e valvole per auto).
- STRUMENTI
Bottiglie di plastica
Nastro isolante
Pallina
Valvole per gomme di automobili
Oggetti da taglio (taglierino e forbici)
Pennarello indelebile
Goniometro
Foglio di carta
Cartone
Compressore
- PROCEDIMENTO
Per prima cosa abbiamo tagliato una bottiglia in varie parti e le abbiamo incollate con una intera utilizzando il nastro isolante. Sulla parte superiore abbiamo attaccato una pallina che serve da contrappeso. Su un foglio di carta abbiamo disegnato un cerchio con il goniometro e l’abbiamo suddiviso in tre parti uguali. Quest’ultime corrispondono ai punti nei quali abbiamo applicato le ali del razzo, create con il cartone. Dopo abbiamo costruito la base con un’altra bottiglia. Con un compressore attaccato alla valvola, posta alla base del razzo, lo abbiamo fatto partire. Il primo tentativo è fallito poiché la valvola era troppo avvitata. Con il secondo tentativo invece il razzo è partito.
Un progetto di: Francesco Arcese, Riccardo Campana, Valentina Giunta, Valentina Negri, Elisa Rossi
Iscriviti a:
Post (Atom)